Diversi sono i motivi, uno fra tutti prevale sugli altri….
CHI SIAMO: Il progetto UPVM è un processo partecipato con i consumatori e produttori locali: ha l’obiettivo di trovare modi innovativi per “nutrire meglio i consumatori nella nostra città”. Un tavolo di lavoro dove possono partecipare tutte le persone interessate alla filiera del cibo, dove si confrontano esperienze e visioni attorno al cibo, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione degli attori del sistema agroalimentare e affrontare insieme le sfide dell’agricoltura per il futuro del pianeta....CONTINUA A LEGGERE
Nasce a maggio del 2023 L’ASSOCIAZIONE “UNITI PER VIVERE MEGLIO APS”, coinvolgendo produttori agroalimentari, categorie economiche, medici e ricercatori, professionisti, scuole private parentali, gruppi e associazioni di cittadini, Comuni del territorio e altre Istituzioni, con l’intento di lavorare insieme per promuovere un consumo più consapevole, per sensibilizzare a una produzione più sostenibile e per accorciare le distanze tra produttore e consumatore, tra città e campagna.
Buona comunicazione del nostro patrimonio culturale in particolare del nostro territorio, permette di creare strategie per costruire una comunità che dialoga nel mondo della cultura. Coinvolgendo il tessuto socio-economico, la ricerca e tutta la cittadinanza, per valorizzare i beni materiali e immateriali che caratterizzano ciò che ci circonda. L’eredità culturale infatti, rappresenta uno degli oggetti comunicativi più strategici per costruire e rafforzare l’identità territoriale attraverso il coinvolgimento di chi lo popola.
L’eredità culturale, è un "oggetto comunicativo" attraverso il quale sviluppare una nuova progettazione di relazione tra il patrimonio culturale e il territorio socio-economico; questa deve essere interpretata e gestita come un centro di convergenze di interessi diversi valorizzando i legami con la storia, con i valori e con il territorio. Il punto di congiunzione è la relazione che si innesca tra ambiente, territorio e uomo.
La comunicazione deve essere effettuata attraverso un tavolo di lavoro, non solo come strumento per la realizzazione di piani di tutela e di salvaguardia dei beni culturali, ma anche per garantire un processo di co-progettazione che veda il coinvolgimento e la collaborazione di tutti coloro che gestiscono e fruiscono tale patrimonio: dalle istituzioni, ai ricercatori, agli imprenditori fino alla cittadinanza.
Analizzare il "flusso del cibo": le abitudini alimentari dei consumatori del nostro territorio, ma soprattutto lo spreco alimentare. Attualmente sappiamo che a livello globale 1/3 del cibo durante la filiera va sprecato. Sarà interessante ad esempio poter quantificare quanto viene raccolto da enti che si occupano di recuperare eccedenze e cibo, questo permetterà di far nascere nuovi progetti solidali, di ri distribuzione degli sprechi.